Lavorare nei porti turistici: intervista a Roberto Perocchio

di Lavoro Turismo

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06/03/2024

| Notizie

 

Oggi andiamo alla scoperta di un settore poco conosciuto, ma che riserva grandi soddisfazioni ed opportunità lavorative: quello dei porti turistici! A parlarcene è Roberto Perocchio, Presidente dell’Associazione Italiana Porti Turistici Assomarinas.

Quello dei porti turistici è un mondo che richiede specifiche competenze proprie dell’ambito nautico e una buona conoscenza delle lingue. Inoltre, offre l’opportunità di costruire forti relazioni con i clienti e con l’azienda per la quale si lavora. I porti turistici sono alla costante ricerca di giovani interessati ad iniziare un percorso professionale con loro: chi inizia a lavorare in questo ambito, raramente se ne separa!

 

Se tutto questo sembra adatto a te, non perderti la seguente intervista!

 

Quali sono le figure professionali più ricercate nell’ambito dei porti turistici?

C’è una parte di personale amministrativo e di figure che svolgono attività di marketing e gestione clienti.

C’è poi chi si occupa della gestione degli ordini relativi agli interventi sulle imbarcazioni, il che richiede al professionista delle competenze tecniche specifiche. La componente tecnica di questo lavoro porta ad una richiesta di personale che gravita inevitabilmente intorno al mondo marittimo.

Ci sono poi gli ormeggiatori, che oltre a seguire le operazioni di manovra ed attracco delle imbarcazioni, svolgono anche attività di accoglienza ai clienti ed intervengono su piccole manutenzioni.

Infine, non bisogna dimenticare la figura del direttore di porto turistico. Si tratta di professionisti con uno skill set unico, molto difficili da reperire sul mercato. Spesso provengono dalle capitanerie o dal mondo della pubblica amministrazione, in quanto, oltre alle competenze tecniche, viene richiesta loro anche capacità nel gestire problematiche di natura più burocratica.

A tal proposito, a chi è interessato a farsi una formazione specifica in questo settore, suggerisco il Global Marina Institute a Londra, che organizza corsi periodici (ad esempio, Advanced Marina Manager e Certified Marina Manager) in diverse parti del mondo e rilascia attestati molto professionalizzanti in tal senso. 

 

Quali competenze tecniche sono richieste per erogare i servizi offerti da un operatore portuale turistico?

È necessario avere solide competenze tecniche e conoscere la nautica di porto. Possedere una patente nautica è sicuramente un grande vantaggio. È comunque un settore in cui è difficile reperire personale e che vede un mercato piuttosto ristretto. Mediamente, il fabbisogno corrisponde ad un addetto ogni 25 posti barca occupati.

 

Quali trend futuri vede per questo settore e come pensa che questi influenzeranno l’attività di chi ci lavora?

Indubbiamente, la digitalizzazione, come in altri settori, sarà un tema sempre più rilevante.

Inoltre, le esigenze linguistiche stanno diventando sempre più ampie e diversificate, in quanto il settore si è molto internazionalizzato. Oltre all’inglese, è sempre più richiesta la conoscenza del tedesco: i turisti che provengono da Paesi germanofoni gravitano in grande misura sui porti turistici, in particolare del centro-nord Italia.

Infine, si prevede che nei prossimi dieci anni possano nascere una quarantina di porti turistici in più.

 

Perché un giovane all’inizio della sua carriera professionale dovrebbe scegliere di intraprendere un percorso lavorativo in un porto turistico?

Tutti coloro che hanno iniziato la propria carriera nei porti turistici si sono legati in modo duraturo al settore: è un ambito in cui si instaurano forti rapporti tra cliente e lavoratore. Lo stesso discorso vale per dipendenti ed aziende: proprio a causa della difficoltà che queste ultime hanno nel reperire professionisti, i rapporti lavorativi possono durare anche 30 o 40 anni.

Ad un giovane interessato ad entrare in questo settore, suggerirei di iscriversi ad un istituto nautico. Ci sono anche alcuni istituti tecnici che hanno iniziato a proporre corsi legati alle attività dei porti turistici. Inoltre, consiglierei di acquisire una conoscenza almeno basica del tedesco, lingua, come detto prima, molto rilevante per il settore.

 

Quali vantaggi potrebbe ottenere un porto turistico ad entrare in Assomarinas?

I vantaggi sono totali, in particolare sotto l’aspetto informativo. Un porto turistico potrà ricevere aggiornamenti su nuove normative e decreti, così come su nuovi equipaggiamenti ed attrezzature. Inoltre, si possono ottenere informazioni in materia di tutela ambientale.

 

Se sei interessato a scoprire di più su questo settore, consulta il sito ufficiale di Assomarinas e segui l’associazione su Facebook!

 

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