Risultati del sondaggio ESTATE 2021. COME È ANDATA?

di Lavoro Turismo

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06/03/2024

| Notizie

SONDAGGIO “ESTATE 2021. COME È ANDATA?”
I RISULTATI

 

Da settembre a novembre 2021 abbiamo attivato il quarto sondaggio di fine estate, il secondo “dell’era covid-19”.
Scopo del sondaggio è stato quello di analizzare le condizioni di lavoro delle persone che svolgono lavori stagionali, e valutare il rapporto tra imprenditori del turismo e dipendenti.

  • Perché molti lavoratori in estate 2021 non hanno lavorato?
  • Prima di assumere, che informazioni danno le aziende al proprio personale?
  • Quali sono i fattori che determinano la scelta del lavoratore di un’azienda rispetto a un’altra?
  • Quanto hanno pagato le aziende e quanto hanno fatto lavorare?
  • I giorni liberi sono per tutti o per una minoranza?
  • In quanti lavorano più di 40/48 ore settimanali?
  • Quanto i dipendenti sono soddisfatti dell’alloggio fornito dalle aziende?
  • Quanto i collaboratori sono formati?
  • E quanto chi lavora è consapevole del valore della formazione continua?

 

Queste e altre sono le domande alle quali abbiamo tentato di dare una risposta.

Al sondaggio hanno partecipato 1650 persone e 332 aziende.

Questo del 2021 lo consideriamo il sondaggio della maturità; abbiamo migliorato e aumentato le domande, inserito domande scomode, affrontato tematiche che ancora oggi in parte tabù.
Abbiamo svolto due sondaggi separati: uno per i lavoratori, uno per gli imprenditori.

Il sondaggio non ha la pretesa di verità globale, ma rappresenta la voce vera di una parte di collaboratori e imprenditori. Il nostro intento è di attivare una presa di coscienza e una crescita professionale di tutti i protagonisti, e nel contempo stimolare momenti di riflessione e di confronto, nell’interesse di tutti.

L’ESTATE 2021 ha registrato una elevatissima carenza di personale, valutata da alcuni per un 20% dell’occupazione, ad avviso di altri anche con percentuali superiori.
Nell’estate 2021 si è verificata la tempesta perfetta del lavoro nel turismo: specialisti che hanno cambiato settore, personale straniero che non è venuto a lavorare in Italia, persone che rifiutavano le offerte di lavoro, professionisti a casa in cassa integrazione.

 

 Scarica il file del sondaggio completo 


SINTESI HIGHLIGHT CANDIDATI
 

1. NON HO LAVORATO PERCHÉ…

Il 75% delle persone che non hanno lavorato, ha cercato ma non lo ha trovato. Perché così tante persone non hanno trovato lavoro? Di seguito i principali motivi: 

  1. lo hanno cercato prima della stagione, quando ancora c’erano poche posizioni aperte per l’incertezza delle aziende;
  2. non hanno usato tutti i canali disponibili, in particolare quelli online;
  3. hanno avuto proposte per periodi brevi (2-3 mesi), di poco interesse per chi si deve trasferire;
  4. avevano - in parte ridotta - politiche di sostegno al reddito;
  5. per altri fattori secondari.

In misura difficile da rilevare, il fenomeno – certamente presente - che reddito di cittadinanza e NASPI abbiano incentivato a rimanere all’estero stranieri che normalmente lavorano in Italia


2. LE INFORMAZIONI PRIMA DI INIZIARE A LAVORARE

Quanto le persone erano informate in merito alle loro condizioni di lavoro, prima di iniziare a lavorare? Solo il 2,5 persone su cento afferma di non aver firmato il contratto.

Il 75% delle persone erano informate sullo stipendio. Il 4% dei candidati ha percepito uno stipendio superiore alla sua aspettativa. Di contro, circa il 40% delle persone aveva informazioni parziali (33,5) o assenti (8%).

il 36% ha ricevuto formazione e informazioni adeguate sulle attività da svolgere, il 36% sufficienti, non adeguate per il 28%.  Valori positivi e negativi: avere il 72% dei lavoratori che ritiene la formazione adeguata o sufficiente è un dato positivo; d’altra parte quasi un 30% di lavoratori poco o affatto formati, non è un dato trascurabile.


3. LAVORO STAGIONALE: SCELTA E SODDISFAZIONE

Quasi il 75% ha detto che chi lavora nel settore è contento di farlo: il lavoro piace!

Meno gradita è invece la scelta del lavoro stagionale, che per oltre il 50% è una necessità.


4. I FATTORI CHE DETERMINANO LA SCELTA DI UN LAVORO

I fattori di attrazione più importanti nella scelta di un lavoro rispetto a un altro sono: al primo posto benessere sul posto di lavoro, al 2° la valorizzazione della persona e del loro lavoro, terza posizione lo stipendio, in quarta giorni liberi e buoni orari di lavoro.


5. STIPENDI, ORARI E GIORNI LIBERI

Quasi il 32% dei partecipanti ha guadagnato meno della stagione precedente. Oltre il 55% delle persone ha lavorato ogni giorno troppe ore: da 9 a più di 12. Inoltre, rispetto all’anno precedente quasi il 40% dichiara di aver lavorato più ore.

Quasi 1 lavoratore su 5 non ha mai avuto giorno libero, 1 su 3 se includiamo gli occasionali

I lavoratori stagionali lavorano troppe ore e non hanno adeguati turni di riposo.


6. ALLOGGIO: UN BENEFIT-PROBLEMA

Circa il 64% dei partecipanti promuove questo benefit offerto dalle aziende, il 36% lo boccia. 


7. IL TRATTAMENTO DEI DIPENDENTI

Alla domanda sulla soddisfazione di trattamento da parte dell’azienda abbiamo ottenuto valutazioni positive per i 2/3 (66%), negative per 1/3.  Le condizioni di lavoro rispetto all’anno precedente sono risultate: migliori per 41,4%, uguali per il 36,8%, peggiori per il 21,8%.

Alla domanda, le valutazioni positive hanno rappresentano nel complesso 

Quasi il 60% dei lavoratori tornerebbe a lavorare nell’azienda, no 16,5%, valutazioni intermedie 25,2%.


8. QUANTO SONO COMPETENTE, E QUANTO MI DEVO FORMARE?

Alla domanda se sono state valorizzate le competenze dei lavoratori, l’82% ha risposto positivamente.

Il 76,5 del campione afferma di non avere carenze di competenze che influiscono negativamente sul lavoro.

Molte le persone non hanno la consapevolezza che la formazione è un processo continuo, che non si ferma mai. Preoccupa che la mancata consapevolezza porterà – in un periodo più o meno lungo - parte di queste persone ad avere problemi di opportunità lavorative, legate al mancato aggiornamento.

 

 Scarica il file del sondaggio completo 


SINTESI HIGHLIGHT AZIENDE
 

1. COME È ANDATA LA STAGIONE 2021

Partita in ritardo e con incertezze, la stagione estiva è stata, per le località stagionali, una grande stagione. Le risposte positive superano l’85%; di questi, il 12% ha addirittura detto moltissimo. 

A questo aggiungiamo un 77% che ci informa che il loro fatturato è aumentato, e di questi per quasi il 22% è molto superiore alla stagione precedente.


2. ASSUNZIONI & RICERCA DI PERSONALE

L’incertezza iniziale ha influito nelle ridotte assunzioni di inizio stagione, ma poi le aziende hanno assunto e anche più del solito. In realtà, avrebbero assunto molto di più, se avessero trovato il personale. Quasi il 70% delle aziende ci informa che avuto molta difficoltà nella ricerca di personale.

Secondo le aziende, tra le cause di questa carenza, troviamo due grandi tematiche: 

  • le ben poco apprezzate azioni di sostegno al reddito: l’ampiamente discusso Reddito di cittadinanza, rinforzato da Indennità di disoccupazione;
  • la persona: Mancanza di voglia e passione per il lavoro e Formazione non adeguata.

I settori nei quali la carenza di personale è più marcata: settore servizi di sala e bar, seguiti dalla cucina. Ma la rivelazione del 2021 è il settore pulizie, che quest’anno ha evidenziato una fortissima carenza di cameriere ai piani.


3. QUANTO LE COMPETENZE RISPONDEVANO ALLE ESIGENZE

Nel complesso gli imprenditori hanno promosso i loro collaboratori in merito alle loro abilità pratiche e alle conoscenze teoriche. Positive anche le valutazioni sulle soft skills.

Il settore più apprezzato e qualificato è quello di cucina e pasticceria, segue il front office. Quello meno qualificato il settore dei servizi, seguito dal settore pulizie e cucina.

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