Candidati: consigli per cercare lavoro

di Lavoro Turismo

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25/03/2024

| Guide

Pianificare

Il modo migliore per cercare un lavoro è pianificare, programmando con ampio anticipo l'eventuale cambio di lavoro. La pianificazione consente di selezionare l'offerta più idonea, che meglio corrisponde alle proprie esigenze, necessità, desideri.
Le scelte dell'ultimo minuto, impongono il doversi adattare a scegliere la migliore offerta di lavoro in quel momento sul mercato, che non sempre corrisponde ai propri desideri/esigenze. Il nostro consiglio è quindi di valutare sempre le opportunità di lavoro offerte dal mercato, anche quando si ha un lavoro stabile. Non solo ricerca di lavoro ma anche valutazione delle possibilità professionali, attuali o future.

Risultati molto diversi

Alcuni candidati dopo poche ore dall'inserimento del CV già ottengono offerte di lavoro; altri ci comunicano di ricevere poche opportunità, nonostante abbiano più volte rinnovato la validità del proprio CV.

Questi due effetti molto diversi derivano da più fattori, talvolta concomitanti, tra i quali:

avere esperienze di lavoro nella mansione richiesta e buone conoscenze linguistiche sono elementi fortemente preferenziali;

aver lavorato in aziende rinomate e/o di alto livello professionale determina una priorità;

alcune figure professionali sono più ricercate di altre;

la disponibilità al trasferimento aumenta le possibilità di lavoro;

in alcuni periodi (in particolare estivi), le offerte di lavoro a tempo indeterminato sono notevolmente inferiori rispetto al resto dell'anno.

 

Gli errori più comuni

In alcuni casi, la mancanza o scarsità di proposte di lavoro deriva anche da errori del candidato. Ecco i più diffusi.

  • Compilare la scheda in modo frettoloso e approssimativo: è il suo primo biglietto da visita, e se lo scrive male, spesso anche l'ultimo!
  • Non compilare la parte relativa alle esperienze di lavoro o fornire informazioni molto vaghe: fornire date (anche un po' indicative) di assunzione/termine di rapporto, mansione svolta, nome dell'azienda e località dà fiducia alle aziende.
  • Richiedere posizioni professionali elevati senza avere o dichiarare esperienze professionali attinenti.
  • Richiedere posizioni per le quali sono necessarie conoscenze o capacità delle quali non si è in possesso.

 

Per ottenere maggiori opportunità

Alcuni consigli che le consentiranno di ottenere le migliori opportunità di lavoro.

  • Eviti di scrivere troppo, in particolare eviti di scrivere cose poco attinenti: il CV deve essere letto in 2-3 minuti al massimo; eventuali approfondimenti potranno essere forniti dopo un primo contatto.
  • Ha la possibilità di inserire fino a 5 figure professionali; non inserisca mansioni completamente diverse: evidenzia chiaramente che oltre a non essere del settore, non ha nessuna cognizione di cosa significhi svolgere le professioni richieste.
  • Prima di inserire una figura professionale, si accerti di ciò che sta richiedendo (conosco la mansione da svolgere, ho le conoscenze / competenze necessarie?)
  • Non richieda figure di alto profilo professionale se non è sicuro di averne le caratteristiche necessarie.
  • Eviti di lasciare vuoto lo spazio attinente le esperienze di lavoro. Se vuole mantenere la privacy può omettere il nome dell'ultima azienda, eventualmente anche della penultima (ma non periodo, mansione e città).
  • Se ottiene risultati insista; eventualmente ripieghi temporaneamente su lavori transitori, che comunque rappresentano esperienze di lavoro e risorse economiche.

 

Primo contatto: spesso un'occasione perduta

Molte, troppe opportunità di lavoro si perdono al primo contatto. Quando un'azienda comunica per la prima volta con un possibile dipendente, è molto attenta a ciò che la persona dice e a come si comporta.

Sa cosa sperano i datori di lavoro nel momento in cui si mettono in contatto con un possibile collaboratore? Le sveliamo i loro "sogni segreti":

  • che la persona ha voglia di lavorare;
  • che la persona lavora in modo serio e onesto;
  • che la persona sta cercando un lavoro proprio come quello che gli sta per proporre;
  • che quella è l'azienda in cui la persona desidererebbe fortissimamente lavorare.

Qualsiasi messaggio in contrasto con questi sentimenti sono "spilli" appuntati nel cuore del datore di lavoro. Alcuni letali.

Vediamo qualche esempio negativo di primo contatto telefonico, la modalità più frequente e anche la più pericolosa, in quanto è immediata e offre poco tempo per riflettere prima di comunicare.

  • Ora sono occupato; mi può richiamare oggi pomeriggio? Mi dispiace ma sono ancora occupato; mi chiama domattina per favore?
  • Vengo al colloquio solo se mi garantisce che mi assume. Dovrei fare molti chilometri e vorrei una garanzia.
  • Mi dice per favore dov'è Jesolo? Sa, ho fatto domande in tanti posti.
  • Il lavoro forse mi interessa, però avrei preferito un altro tipo di impiego. Possiamo risentirci fra 15 giorni?
  • Ho fatto molte domande di lavoro e vorrei valutare le offerte migliori. Mi richiama fra una settimana?
  • La peggiore: (prima domanda all'azienda) Quanti soldi offre?

 

I fattori di attrazione

Nel momento in cui si valutano delle opportunità di lavoro, vi sono fattori di attrazione che possono portare a scegliere un'azienda piuttosto che un'altra.

I fattori di attrazione hanno un'importanza che varia in base a ogni persona, ma che anche nella stessa persona può variare nel tempo: in base all'età, alle esigenze contingenti, agli obiettivi di breve/medio/lungo termine ecc. Vediamo i principali.

Fattore formativo

Il fattore formativo risponde a domande quali:

  • Che formazione mi fornisce?
  • Quanto imparerò?
  • Che opportunità di crescita professionale mi offre questa azienda e questa esperienza di lavoro?

Il fattore formativo costituisce un importante valore aggiunto. La formazione permette di migliorare il proprio bagaglio professionale e incrementare o velocizzare le possibilità di carriera, all'interno o all'esterno dell'azienda.

Fattore "curriculum"

Lavorare in un'azienda importante o insieme a superiori famosi, "fa curriculum". Le aziende che possiedono un elevato grado di "fattore curriculum" ottengono molte domande di lavoro. Entrare nel loro team è difficile, e spesso si ottengono retribuzioni basse o inserimenti come stagisti. Esempi più evidenti sono i ristoranti stellati Michelin. Chi lavora in queste aziende ha la possibilità di acquisire competenze tecnico-professionali di alto livello, ed è privilegiato in future opportunità di lavoro.

Fattore benessere

l lavoro turistico-ristorativo è determinato da un forte contatto umano, con colleghi e con la clientela. È importante vivere questi rapporti in un clima positivo, di collaborazione, costruttivo, in ambienti sani e puliti. Molti fattori incidono sul benessere di una persona sul lavoro: le modalità di rapporti con i superiori e i colleghi, il loro numero e la tipologia, la presenza o meno di una gestione attenta del personale e delle sue esigenze/necessità...

Il grado di benessere all'interno di un'azienda è particolarmente importante per offerte di lavoro a lungo termine. Prima di accettare un'offerta di impiego, è necessario cercare di valutare il fattore benessere, in base a parametri quali il turn-over del personale, la qualità e la modalità dei colloqui di selezione, il modo di proporsi e presentarsi dell'azienda, informazioni acquisite da precedenti dipendenti o da residenti ecc.

Fattore denaro

È un elemento fondamentale, anche se volte troppo determinante. Sono molte le persone che lavorano solo per i soldi. Peccato: non sanno cosa si perdono. È evidente che tutti hanno diritto a una giusta retribuzione, in base alla qualità e quantità del proprio lavoro; l'importante è non diventare mercenari e tenere sempre presente che ci sono valori morali e interessi - anche personali - più importanti dei soldi.

Nella valutazione di una proposta di un impiego occorre valutare l'aspetto economico tenendo presente tutti i fattori di attrazione, come anche gli aspetti più pragmatici, quali le ore di lavoro, i giorni liberi, le ferie... e - meno facile da valutare - la solidità finanziaria di un'azienda. Buona - dove e quando possibile - la disponibilità di molti candidati a definire gli aspetti economici dopo un breve periodo di prova. Opzione spesso difficile per gli impieghi stagionali.

 

Il colloquio diretto di selezione

Se si è riusciti ad ottenere un colloquio per una possibile assunzione, si è già a buon punto. Le proponiamo alcune regole per sostenere al meglio un colloquio di selezione.

  • Prima del colloquio, cerchi di acquisire più informazioni possibili sull'azienda, per capire al meglio la tipologia di azienda e il profilo richiesto.
  • Non dimentichi mai il nome del suo interlocutore.
  • Arrivi puntuale, meglio se 5 minuti in anticipo.
  • Sia se stesso, nel vestire ma anche nel parlare e nel comportarsi. Chi finge si nota subito. Si proponga in modo curato e si vesta in modo consono a lei ma anche all'azienda e alla mansione per la quale si propone.
  • Guardi sempre in viso chi le parla e ricordi che il "linguaggio del corpo" conta quanto quello verbale: si sieda composto e rilassato, e mantenga una gestualità naturale.
  • Ascolti con attenzione le domande senza interrompere, e risponda con precisione e sintesi.
  • Faccia in modo che il suo interlocutore percepisca che lei è veramente interessato a questo lavoro, che avrebbe molto piacere di lavorare in quell'azienda e che ha intenzione di lavorare in modo serio.
  • Attento a non monopolizzare la conversazione; non parli troppo e valutati con attenzione cosa dice e come. In generale, più si parla, più alta è la possibilità di commettere errori, anche perché vengono meno i freni inibitori e rischia di avere un comportamento erroneamente confidenziale.
  • Elenchi le conoscenze e competenze professionali attinenti l'offerta di impiego e consegni al suo interlocutore un CV dettagliato, certificati di servizio e altri utili elementi informativi. Attento però a non esagerare. Chi è alle prime esperienze di lavoro deve valorizzare al meglio le proprie conoscenze teoriche, gli studi, la voglia di lavorare e il desiderio di ottenere quel lavoro.
  • Durante il colloquio le verrà chiesto di: riferire le tappe della propria vita (è come raccontare a voce il proprio curriculum), indicare le sue aspettative e progetti per il futuro, presentare le sue motivazioni ed eventuali richieste. Si prepari.
  • Non menta sulle sue conoscenze e competenze. Può essere facilmente smascherato, perdendo irrimediabilmente l'occasione di lavoro. Meglio ammettere i propri limiti, onestamente.
  • Adatti la modalità di colloquio al suo intervistatore. Se il colloquio avviene con un professionista della selezione o con il direttore di un grande hotel è necessario avere un'impostazione formale e professionale; se al contrario ha un colloquio abbastanza informale e poco strutturato con il titolare di un piccolo hotel o di una pizzeria, con medio livello professionale, se lei si proponete in modo impeccabile, ponendo 1000 domande, in modo molto serio e formale, sarà più bravo del vostro possibile datore di lavoro. Inaccettabile. Scartato!
  • Entro il termine del colloquio è importante aver acquisito tutte le informazioni sulla proposta di lavoro, però sia molto attento all'aspetto economico: lo tratti per ultimo; l'ideale è che questa informazione le venga fornita spontaneamente.
  • Non faccia il "prezioso"; sia onesto e umile, ma nel contempo valorizzi la sua professionalità e le qualità della sua persona. Dosi tutte le componenti, valutando con attenzione il modo e il momento.
  • Non accetti mai un lavoro al termine del primo incontro; richieda almeno un paio di giorni per riflettere.
  • Se ha confermato un impiego, contratto o no non rinneghi mai la sua parola, anche se ottiene una proposta migliore. Una persona seria è sempre rispettata.

 

Il mercato del lavoro è spietato

Molti non si pongono il problema, salvo comprenderlo quando è troppo tardi. Quale? Che per avere successo nel lavoro occorre diventare Professionisti. È certo vero che molte persone trovano lavoro lo stesso, ma è anche vero che:

  • le persone più professionali hanno la priorità nelle proposte di lavoro;
  • le persone più professionali riescono a ottenere stipendi più elevati;
  • con l'aumentare dell'età, aumenta la difficoltà a trovare offerte di impiego per persone di basso livello, in particolare dopo "gli anta".

Chi comprende il problema lo affronta specializzandosi ma nel contempo acquisendo ampie abilità che gli consentano di svolgere anche altre mansioni, ed entrando in un concetto di formazione continua. Chi non lo fa, prima o poi ne paga le conseguenze.

Il mercato del lavoro è spietato. L'anno scorso aveva sempre proposte di lavoro, oggi che il lavoro le serve zero. E come sempre, quando si lavora, tutti che chiamano, quando il lavoro serve veramente, hanno tutti già trovato. Accade ogni giorno.

Un grosso problema è dato dall'età anagrafica. Purtroppo il sistema aziendale italiano privilegia la giovane età a scapito della professionalità. È un grosso errore; i motivi sono tanti, derivanti dalle aziende, dalle normative, dalla specificità del lavoro e, in misura minore, dal personale stesso. LavoroTurismo.it prevede dei programmi per aiutare e agevolare gli "over anta" che hanno difficoltà a trovare lavoro.

 

Conclusione di un innamorato

Lavorare nel Turismo è difficile: è molto impegnativo, necessita la disponibilità a lavorare quando gli altri non lavorano (la sera, i week-end, Natale, Pasqua, Ferragosto...), spesso è fisicamente faticoso...

Però pochi lavori possono offrire le occasioni, le emozioni, le soddisfazioni che offre il turismo: i contatti con persone di tutte le tipologie e livelli sociali, la possibilità di parlare le lingue, di viaggiare... senza scordare i buoni stipendi, la rapidità di carriera, la flessibilità di orari.

Ami il suo LavoronelTurismo, il turismo amerà lei e la ricompenserà!

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