Come si calcola il turnover in hotel e come comprenderne le cause

di Lavoro Turismo

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21/8/2024

| Guide
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Nel mondo alberghiero, il turnover del personale rappresenta una sfida significativa, che ha ripercussioni dirette sulla qualità del servizio e sui costi operativi della struttura. Parliamo infatti di un settore in cui il ricambio frequente di lavoratori viene spesso considerato un aspetto inevitabile, specialmente in considerazione della stagionalità di molte attività ricettive. Questo è uno dei motivi, tra l’altro, per cui misurare il turnover volontario a livello statistico nel mondo del turismo risulta complesso. Al momento, purtroppo, in Italia non sono state prodotte stime affidabili e recenti. Negli Stati Uniti, però, il Bureau of Labor Statistics indica che il turnover nella ricettività si attesta tra il 70% e l’80%! Per comparazione, nella maggior parte degli altri settori questo valore ruota attorno al 10-15%.

 

Detto questo, ciò non significa che il turnover non possa e non debba essere tenuto sotto controllo, specialmente se si considera che il costo per sostituire un dipendente può variare dal 50% al 200% del suo salario annuale, secondo quanto riportato da una ricerca di Deloitte riguardante la retention nell’ospitalità e nei trasporti. Inoltre, l'elevato turnover non solo aumenta i costi diretti legati alle assunzioni e alla formazione, ma ha anche un impatto negativo sulla produttività e, di conseguenza, sulla soddisfazione degli ospiti. Per questo, nei capitoli seguenti vogliamo spiegarti come misurare il tasso di turnover della tua struttura ricettiva e come comprendere al meglio i fattori che lo causano.

 

Prima di cominciare però, se non l’hai già fatto, ti invitiamo a dare un'occhiata e a registrarti a Lavoro Turismo, la piattaforma leader in Italia di incontro tra domanda e offerta di lavoro per il comparto turistico. Se sei alla ricerca di uno strumento semplice e affidabile per entrare in contatto con talenti qualificati da assumere per il tuo albergo o ristorante, siamo esattamente quello che fa per te!

 

 

Come si calcola il tasso di turnover in hotel

 

Prima di tutto, è fondamentale chiedersi: “a quanto ammonta di preciso il turnover nella mia struttura?”. Per misurarlo, abbiamo bisogno di una semplice formula che, nello specifico, calcola il tasso di turnover:

 

(Numero di dipendenti che hanno lasciato l’azienda in un dato periodo di tempo / numero medio di dipendenti in quel determinato periodo) x 100

 

Tieni presente che per ricavare il secondo elemento (il numero medio di dipendenti in un dato periodo di tempo), basta sommare il numero di dipendenti all’inizio del periodo considerato al numero di dipendenti alla fine del periodo, poi dividere per due.

 

Per chiarire meglio il funzionamento della formula, facciamo un esempio. Ipotizziamo che il periodo di tempo che vogliamo considerare sia un anno. Se in un anno 15 dipendenti hanno lasciato l'hotel e il numero medio di dipendenti era 50, il tasso di turnover sarà:

 

(15 / 50) x 100 = 30%

 

Ti consigliamo di misurare questo dato su base trimestrale e annuale. Ciò ti permette di identificare eventuali tendenze stagionali, valutare l’efficacia delle strategie di retention adottate e confrontare i dati anno su anno, in modo da avere una visione a lungo termine.

 

Inoltre, è molto utile distinguere tra turnover volontario, che si riferisce ai dipendenti che scelgono di lasciare l’azienda, e turnover involontario, che invece si riferisce ai dipendenti a cui non è stato rinnovato il contratto. Dal momento che la maggior parte dei contratti nel settore turistico è di tipo stagionale, poter focalizzare l’attenzione sul turnover volontario è molto importante per capire quanto il fenomeno sia legato alla soddisfazione dei dipendenti, piuttosto che alle politiche contrattuali.

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Come comprendere le cause del turnover

 

Una volta calcolato il tasso di turnover nel tuo albergo, potresti aver constatato che è superiore a quanto vorresti. A questo punto, è fondamentale comprendere le cause specifiche che spingono i dipendenti a lasciare volontariamente la tua azienda. Questo ti permetterà di affrontare il problema alla radice, optando per soluzioni mirate.

 

A tale scopo, ci sono diversi metodi che puoi adottare per individuare queste cause. Innanzitutto, dai un’occhiata ai dati specifici relativi al turnover nel tuo hotel, focalizzandoti sulle seguenti aree d’indagine:

 

  • Analisi stagionale. Il turnover aumenta durante o dopo l’alta stagione? Questo potrebbe indicare la necessità di migliori strategie di gestione del personale durante i periodi di punta, ovvero quelli in cui solitamente si genera maggiore stress.

 

  • Analisi per dipartimento. Reparti come la cucina o l’housekeeping hanno tassi di turnover più elevati rispetto agli altri? Ciò potrebbe essere segno di problematiche circostanziate, il che richiederebbe interventi mirati solo in alcuni dipartimenti.

 

  • Benchmark. Come si pone il tuo tasso di turnover in relazione a quello degli hotel nella tua zona o nella tua stessa fascia? Questa analisi potrebbe far emergere, ad esempio, una differenza sostanziale tra retribuzioni e benefit offerti dalla tua struttura rispetto a quelli offerti dai tuoi competitor.

 

In secondo luogo, è buona pratica organizzare delle exit interview per comprendere meglio le ragioni specifiche per cui i dipendenti lasciano il tuo hotel. Si tratta di un colloquio che avviene tra l’HR e la persona che ha chiuso il rapporto lavorativo.

 

Idealmente, sarebbe meglio condurre l’intervista prima che il dipendente inizi il suo ultimo turno, quando è più probabile che sia onesto nei suoi feedback. Per garantire la massima riservatezza, scegli una sala riunioni privata o un’area tranquilla dell’hotel. Rivolgi poche domande mirate per capire appieno i fattori chiave che hanno spinto il dipendente a questa decisione. Alcuni esempi di domande potrebbero essere:

 

  • Come hai trovato l'esperienza di lavoro nel nostro hotel?
  • Reputi la retribuzione e i benefit offerti adeguati al tipo di lavoro e alle responsabilità che hai avuto?
  • Hai ricevuto una formazione adeguata per gestire al meglio le situazioni che hai dovuto fronteggiare?
  • Come descriveresti la cultura aziendale nel nostro hotel?
  • Ti è capitato di sentirti discriminato, escluso o trattato ingiustamente durante la tua esperienza lavorativa con noi?
  • Ci sono stati periodi particolarmente difficili rispetto ad altri?
  • Come valuteresti l'equilibrio tra lavoro e vita privata nel contesto dei turni del nostro hotel?
  • Come potremmo migliorare come datore di lavoro secondo te?

 

In questa fase delicata, è fondamentale dimostrare ascolto attivo, prestando particolare attenzione ai commenti e allo stato d’animo di chi hai di fronte. Una volta raccolte queste informazioni di stampo più qualitativo, è necessario integrarle a quelle quantitative di cui abbiamo parlato prima e definire delle attività di follow-up per migliorare l’esperienza lavorativa all’interno della struttura, in modo da ridurre progressivamente il tasso di turnover.

 

 

Quali sono le cause più comuni del turnover nell’ospitalità

 

Premettendo che le cause del turnover variano molto in base all’azienda e al contesto specifico, se ne possono comunque identificare alcune più frequenti, che potrebbero certamente emergere durante le exit interview che condurrai. Tra queste, possiamo citare:

 

  • Stress e burnout da picchi di lavoro. Il settore alberghiero è caratterizzato da periodi di alta e bassa stagione. Durante i periodi di punta, specialmente se si è sotto organico, il personale può sentirsi sopraffatto da un eccessivo carico di lavoro.

 

  • Mancanza di opportunità di crescita. In strutture piccole o in catene con scarso ricambio nelle posizioni manageriali, i professionisti più ambiziosi potrebbero non vedere un chiaro percorso di carriera.

 

  • Compenso inadeguato rispetto agli standard del settore. Assicurati che le retribuzioni offerte siano competitive, tenendo conto anche dei benefit. Alcuni di questi sono diventati quasi uno standard di settore, come il vitto e l’alloggio e il giorno libero.

 

  • Difficoltà nel bilanciare lavoro e vita privata. Nel turismo, lavorare nei fine settimana, nei giorni festivi o svolgere turni di notte è la norma. Questo può rendere difficile per una persona mantenere una vita sociale attiva. Per questo, è importante venire incontro ai dipendenti riconoscendo loro questi sforzi attraverso incentivi e benefit extra.

 

  • Stagionalità del lavoro alberghiero. Molti hotel affrontano fluttuazioni stagionali nella domanda in base alla destinazione in cui si trovano. Questo spesso si traduce nella proposta di contratti temporanei ai dipendenti, che nel lungo periodo potrebbero desiderare contratti più stabili e decidere pertanto di spostarsi verso altri settori.

 

 

Conclusione

 

Come abbiamo visto, nonostante un alto ricambio di personale sia per certi versi fisiologico nel nostro settore, è comunque fondamentale monitorare periodicamente il tasso di turnover e indagare le ragioni specifiche che lo generano all’interno della propria struttura ricettiva. In questo modo, sarà possibile definire strategie correttive che migliorino le condizioni di lavoro e che rendano la tua azienda un datore di lavoro competitivo e desiderabile agli occhi dei professionisti del turismo.

 

Tuttavia, la chiave del successo risiede anche nel selezionare i candidati giusti sin dall'inizio. È qui che entra in gioco Lavoro Turismo. La nostra piattaforma ti offre tutti gli strumenti di cui hai bisogno per trovare i migliori talenti per la tua struttura: registrati su Lavoro Turismo e scopri come possiamo aiutarti nella tua ricerca di personale. Per qualsiasi dubbio, puoi anche inviarci una mail ad aziende@lavoroturismo.it oppure telefonarci allo 0421381920.

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