La voce dei lavoratori stagionali: i risultati del nostro sondaggio estivo 2023

di Lavoro Turismo

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20/5/2024

| Notizie
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Il settore del turismo si riconferma ogni anno come uno dei pilastri dell'economia italiana, ma per prosperare ha bisogno di una forza lavoro soddisfatta e motivata. Anche quest’anno, noi di Lavoro Turismo abbiamo condotto il nostro sondaggio annuale "Come è andata l'estate?" per scattare una fotografia delle esperienze e sfide affrontate dai lavoratori stagionali durante l'estate 2023. Con oltre 1.400 partecipanti, questa nostra indagine offre uno sguardo approfondito sulla realtà del lavoro nell’ospitalità italiana.

 

 

Il quadro generale: opportunità e sfide 

 

I risultati dipingono un quadro del mercato del lavoro turistico che, per la maggior parte, è sicuramente in grado di dare gratificazione personale e professionale. Da un lato, il 74,1% dei partecipanti si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto del proprio lavoro, evidenziando le gratificazioni che questo settore può offrire. Dall'altro, il 25,9% esprime insoddisfazione, sottolineando le persistenti difficoltà legate a precarietà, orari di lavoro estenuanti e frustrazione.

 

 

Aree operative e tipologie contrattuali

 

Le aree operative più rappresentate dai lavoratori che hanno preso parte al sondaggio sono sala, bar, cucina e front office, coprendo i due terzi dei partecipanti. È un dato che riflette la cruciale importanza di queste posizioni a stretto contatto con i clienti. Inoltre, il 75,1% dei lavoratori ha avuto un contratto determinato o stagionale, il che rispecchia la natura ciclica del settore.

 

 

Trasparenza contrattuale: progressi e aree di miglioramento

 

Quasi la metà dei partecipanti (46,9%) ha firmato il contratto di assunzione prima di iniziare a lavorare, segnalando una tendenza verso maggiore trasparenza. Tuttavia, persistono ritardi nell'emissione dei contratti e una minoranza (5,4%) ha lavorato senza contratto. La comunicazione delle condizioni di lavoro rimane una sfida per alcune aziende.

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Demografia e lavoro: mobilità, retribuzioni e work-life balance

 

Il 53,7% dei lavoratori si è trasferito per motivi di lavoro, ma quasi la metà (46,3%) ha lavorato vicino casa, evidenziando un trend sempre più marcato: gli stagionali tendono sempre più a cercare un’occupazione vicino alla propria residenza e dimostrano meno propensione a trasferirsi per lavoro rispetto al passato. Inoltre, il 38,3% ha guadagnato di più rispetto al precedente impiego, mentre il 51,3% ha lavorato oltre 9 ore al giorno, ponendo l’accento sulle maggiori sfide per garantire un corretto work-life balance.

 

I dati demografici hanno inoltre rivelato una netta prevalenza di lavoratori senior; la fascia d'età 51-60 anni risulta essere la più rappresentata (28,3%). Le fasce più giovani, come gli under 20 (0,5%) e i 20-25enni (9,9%), risultano fortemente sottorappresentate, segnalando le difficoltà del settore nell'attrarre nuove generazioni di talenti.

 

 

Competenze e valorizzazione

 

Mentre il 42% dei partecipanti ha percepito una buona valorizzazione delle proprie competenze, il 26,2% le ha utilizzate poco o molto poco. Inoltre, il 29,8% ha segnalato che le proprie competenze non erano necessarie per la mansione svolta, suggerendo una possibile discrepanza tra aspettative e responsabilità assegnate.

 

 

Prospettive per il 2024

 

Sulla base dei risultati emersi dal sondaggio, si possono ipotizzare alcune tendenze attese per l'estate 2024 nel mercato del lavoro turistico italiano. Innanzitutto, si prevede un aumento generale delle retribuzioni, con le aziende che si mostreranno più propense a offrire stipendi superiori per attrarre e trattenere i migliori talenti.

 

Inoltre, si può prevedere un miglioramento delle condizioni contrattuali, con offerte di lavoro che presenteranno fin da subito termini più trasparenti, quali tredicesima, quattordicesima, trattamento di fine rapporto ecc. La prassi di firmare il contratto prima dell'avvio del rapporto di lavoro potrebbe gradualmente imporsi come standard.

 

Un altro aspetto chiave sarà un rinnovato focus sui processi di onboarding, con aziende che investiranno in programmi di formazione e affiancamento più accurati per i neo-assunti, al fine di garantire un inserimento ottimale.

 

Infine, per prevenire eventuali carenze di personale, alcune aziende potrebbero adottare politiche di overstaffing, assumendo più risorse del necessario in via cautelativa. Questa strategia, però, potrebbe rivelarsi insostenibile nel caso di un aumento eccessivo del costo del lavoro.

 

 

In conclusione, il sondaggio “Com’è andata l’estate 2023?” vuole offrire uno spaccato prezioso sulla realtà del lavoro nel turismo italiano, evidenziando progressi e sfide persistenti. Con una maggiore attenzione alle aspettative dei lavoratori e agli investimenti nelle risorse umane, il settore può continuare a prosperare e attrarre talenti. Se vuoi approfondire ulteriormente i risultati emersi dal sondaggio, ti invitiamo a consultare per intero il report che abbiamo redatto, sulla cui base abbiamo prodotto questo articolo.

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